martedì 29 maggio 2018

L'animalista riluttante



L'animalista riluttante è una nuova forma di vita che ultimamente si è diffuso a macchia d'olio. I soggetti in questione sono spinti da spirito animalista e raccolgono gatti o cani ovunque salvo poi dopo qualche ora/giorno rendersi conto di non poterli tenere per ragioni più o meno valide.

E li scatta la domanda: e ora che faccio? (che in malafede , cosa che non ci appartiene, potremmo tradurla in : a chi li mollo?)

E qui subentrano le varie associazioni di volontari (e va sottolineato volontari) che si trovano messi con le spalle al muro con le frasi :

- posso tenerlo fino a...
- non vorrei rimetterlo in strada ma...
- ma voi non potete tenerlo?
- se lo lascio da voi e bado io alle spese?
- io non posso tenerlo!

e cosi via.

Premesso che il mondo del volontariato è un mondo dove ci si mette del proprio, nel proprio piccolo ognuno può e deve contribuire, aiutando se può e dove può a preservare la vita degli animali.
Non si può pensare di fare "il gesto caritatevole" e poi scaricare il "problema" a qualcun altro solo perché ha un ruolo ufficiale, questo non significa nemmeno girarsi dall'altra parte, ma come sempre usare il buonsenso e capire se la situazione è gestibile.

Domande da fare prima di raccogliere l'animale:

1) è una situazione di estremo pericolo per l'animale?
2) in base al luogo devo intervenire io o i vigili urbani?
3) sono disposto/a ad aspettare l'intervento dei vigili?
4) sono disposto/a a spendere tempo e denaro in attesa di trovare collocazione a questo animale?
5) è assolutamente necessario un mio intervento o mi sto facendo prendere dall'emotività?

Queste 5 domande si dovrebbero portare nel portafogli e ogni volta che capita l'emergenza rileggersele e senza fregarsene e nemmeno agendo "d'istinto" valutare logicamente la situazione.

Come sempre buonsenso e logica, sono gli elementi fondamentali per aiutare gli animali e aiutarci ad aiutarli.