giovedì 21 febbraio 2019

Si separano e il giudice ordina l’affido condiviso per il cane: “Il sentimento per gli animali è un valore”

«Il sentimento per gli animali costituisce un valore meritevole di tutela». Lo scrive il presidente del tribunale di Sciacca nell’ambito di un procedimento per separazione giudiziale tra due coniugi. Il giudice ha dato in affidamento il gatto all’ex marito e il cane ai entrambi gli ex coniugi a settimane alterne.

«Rilevato che in mancanza di accordi condivisi e sul presupposto che il sentimento per gli animali costituisce un valore meritevole di tutela, anche in relazione al benessere dell’animale stesso - scrive il giudice nell’ordinanza sulla separazione non consensuale - assegna il gatto al resistente che dalla sommaria istruttoria appare assicurare il migliore sviluppo possibile dell’identità dell’animale, e il cane, indipendentemente dall’eventuale intestazione risultante nel microchip, a entrambe le parti, a settimane alterne, con spese veterinarie e straordinarie al 50 per cento».
È il primo caso in Italia, nel corso di un procedimento di separazione giudiziale, in cui un tribunale stabilisce non solo l’affidamento degli animali domestici ma anche la reciproca partecipazione alle spese.

mercoledì 20 febbraio 2019

Toxoplasmosi e donne in gravidanza: non serve abbandonare il proprio gatto.


Quando si parla di Toxoplasmosi è fondamentale, in ambito veterinario, tenere presente che il
gatto domestico o randagio non trasmette assolutamente Toxoplasma attraverso la saliva,
né tantomeno attraverso il contatto o accarezzandone il pelo. Quindi non è necessario che
le donne in gravidanza abbandonino il gatto per salvaguardare la salute del nascituro.
Non esistono pericoli nella convivenza con il proprio animale domestico, quindi non è
necessario liberarsi del proprio compagno di vita durante l’attesa di un figlio.
Infatti, seguendo le corrette procedure igienico-sanitarie non si contrae questa patologia,
ossia pulendo la lettiera in modo quotidiano con prodotti idonei, lavandosi le mani dopo aver
effettuato tale procedura o meglio utilizzando guanti in lattice, evitando di mettere le mani
in bocca dopo aver effettuato queste pulizie.
Sono ben altre le attività o i comportamenti rischiosi da gestire nel migliore dei modi per
evitare di contrarre la patologia.
Purtroppo il messaggio che spesso passa dai notiziari o da articoli di cronaca quotidiana è
errato e sarebbe buona norma documentarsi in modo esaustivo per evitare inutili preoccupazioni
o portare a drastiche decisioni.
Quindi per i gatti che arrivano a casa è importante che siano regolarmente controllati e vaccinati,
puliti da persone sane e non gravide, o comunque con misura di sicurezza idonee, non somministrando
al proprio animale carne cruda, non introducendo animali nuovi in casa senza aver effettuato qualche
accertamento più approfondito.
Esiste un test sierologico che si può effettuare all’animale per conoscere preventivamente se,
durante la sua vita, è venuto in contatto con questo protozoo. Ma la cosa più importante per una
donna gravida è sapere che la maggiore fonte di pericolo non sono i gatti. Inoltre è sempre buona
norma valutare attentamente quello che viene detto o scritto da persone poco informate, consultando
invece il proprio medico curante e il proprio veterinario.
Toxoplasma Gondii è un protozoo della famiglia delle Sarcocistydae con un ciclo biologico
piuttosto complesso, grazie alla sua struttura consente l’aggancio alle cellule intestinali,
che ne garantiscono la sua sopravvivenza. Scoperto nel 1908 in seguito alla moria di un
gruppo di Gondi (roditori tedeschi), nel corso degli anni si sono effettuati molti studi in merito,
ma nonostante questo esistono alcuni punti poco chiari per la gestione del problema.
L’unico animale in grado di sopportare il ciclo intestinale tipico di questo coccide è il gatto con due fasi predominanti:
SCHIZZOGONIA  con sede intestinale produce formazioni cistiche (fino a 32, chiamati merozuiti)
GAMONTI con localizzazione a livello dell’ileo.
Nel gatto l’infezione gastroenterica è asintomatica.
Il gatto si infetta principalmente cibandosi di carne di piccoli roditori. Esso rappresenta
l'animale serbatoio per la riproduzione del protozoo, in quanto nel suo intestino il toxoplasma
svolge il suo ciclo di riproduzione sessuata. Le ovocisti vengono emesse con le feci del gatto
e possono essere ingerite da un altro animale o rarissimamente dall'uomo, i quali rappresentano quindi i suoi ospiti intermedi.
Il gatto viene considerato sia ospite definitivo che ospite intermedio in quanto le forme
infettanti ingerite possono continuare il loro ciclo intestinale oppure proliferare come
tachizuiti ed incistarsi nel tessuto muscolare e nel tessuto nervoso come bradizuita,a volte
asintomatica, altre provocando alcune manifestazioni cliniche nel felino abbastanza serie:
alterazioni neurologiche, patologie oculari, febbre, dolori muscolari, abbattimento,
soprattutto nei gatti FIV positivi (immunodeficienza felina) come fattore predisponente.
Il Toxoplasma gondii vive in genere nel tratto intestinale, quindi la coabitazione tra
gatti e uomo non è un fattore di rischio importante per l'infezione di Toxoplasma, in
quanto il gatto elimina le oocisti solo per 1-2 settimane in seguito all'infezione
(periodo prepatente) , e le stesse non sono ancora infettanti, poiché sporulano nel
terreno nell'arco di 1-7 giorni; quindi con una regolare pulizia della lettiera (acqua e candeggina)
e dell'ambiente esterno si annulla completamente il rischio.
Molto più pericoloso è cibarsi di carni crude o poco cotte (specie di agnello e suino),
di insaccati, di verdure lavate male o di latticini non pastorizzati, attività di giardinaggio
per la presenza eventuali di oocisti sporulate rilasciate con le feci da gatti randagi.
E’ stato inoltre effettuato uno studio con pazienti HIV infettando sperimentalmente gatti
sani con Toxoplasma Gondii, monitorando il rilascio costante di oocisti infette per almeno
10 giorni e tosando quotidianamente il pelo nella zona perineale. è stata dimostrata la totale
assenza delle oocisti, quindi il rischio è nullo. Troppe volte purtroppo si crea confusione
in merito a questo ambito nelle donne in gravidanza, provocando vere e proprie psicosi e
incrementando inutilmente abbandoni e allarmismi.

lunedì 18 febbraio 2019

Dichiarazione universale dei diritti dell'animale

Preambolo

Considerato che ogni animale ha dei diritti;
Considerato che il riconoscimento ed il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l’uomo a commettere dei crimini contro la natura e contro gli animali;
Considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza della specie nel mondo;
Considerato che genocidi sono perpetrati dall’uomo e altri ancora se ne minacciano;
Considerato che il rispetto degli animali da parte dell’uomo è legato al rispetto degli uomini tra loro;
Considerato che l’educazione deve insegnare sin dall’infanzia a osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.

Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.

Articolo 2
Ogni animale ha diritto al rispetto.
L’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.

Articolo 3
Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.

Articolo 4
Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto a vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi.
Ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto

Articolo 5
Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.

Articolo 6
Ogni animale che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità.
L’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.

Articolo 7
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un’alimentazione adeguata e al riposo.
Articolo 8
La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell’animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale.

Articolo 9
Nel caso che l’animale sia allevato per l’alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore.

Articolo 10
Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo.
Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale.

Articolo 11
Ogni atto che comporti l’uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.

Articolo 12
Ogni atto che comporti l’uccisione di un numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
L’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale portano al genocidio.

Articolo 13
L’animale morto deve essere trattato con rispetto.
Le scene di violenza di cui animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.

Articolo 14
Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
I diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo.