venerdì 28 dicembre 2018

In Sardegna l'oasi dei gatti di Su Pallosu


Oristano - L'oasi più famosa dei gatti sardi è a Su Pallosu in provincia di Oristano. Arriviamo a sotto la pioggia, ma i gatti non si fanno spaventare. Questa colonia felina è diventata un fenomeno turistico. Ospita oltre 50 gatti fra giardino e spiaggia: a curarli Andrea Atzori e la moglie Irina "Tanti decenni fa i pescatori hanno pensato di prendere gatti dai paesi dell'interno e portarli qua. Oggi di questi gatti c'è un nucleo storico che è nato e cresciuto qua: tutti gli altri sono stati abbandonati qua", spiega Atzori. "I gatti oggi sono tutti microcippati, sterilizzati e vaccinati; questo siamo riusciti a fare con tanta fatica e tanto impegno" .Atzori li conosce uno ad uno e li chiama per nome. La visita si snoda fra i gatti e un piccolo museo di reperti archeologici e marini e non solo: Su Pallosu è stata anche set di vari film.L'oasi ha vinto anche una guerra con l'amministrazione locale che per anni ha cercato di cacciarli. "Siamo stati così bravi da ottenere un decreto presidenziale e dopo l'iter del consiglio di Stato che ha accolto il nostro ricorso abbiamo cancellato una delibera del Comune che voleva cacciare i gatti da qua. Una vicenda che è andata su tutti i media nazionali e non solo" racconta Atzori. Lasciamo Giancarlo, Frida, Lello e gli altri gatti. Su Pallosu ha persino una pagina su trip advisor piena di buone recensioni. Miracoli gatteschi.

Fonte

sabato 1 dicembre 2018

Confederazione Associazioni Animaliste Regione Sicilia

Di seguito le Linee Guida a cui abbiamo lavorato per oltre due mesi e che sono state messe a disposizione dell'Assessorato Regionale, il quale ha addirittura istituito un tavolo tecnico composto dalle varie parti (presenti l’ANCI, il rappresentante del Presidente della Regione, i dirigenti del servizio sanitario e del dipartimento veterinario e gli enti locali), dove sono state largamente apprezzate, tanto che dallo stesso è scaturito il proposito di definire il testo in una successiva seduta e procedere con l’iter per l’emanazione.
Si trattava di stilare un piano straordinario di contenimento, puntando sul settore pubblico e solo eccezionalmente su quello privato, indicando precise procedure e competenze sì da azzerare la sovrapponibilità fra Asp e Comuni (il cosiddetto, fastidiosissimo scaricabarile), valorizzando il sano e instancabile Volontariato, il prezioso ruolo delle guardie zoofile, coinvolgendo RESPONSABILMENTE tutti gli organi già deputati per legge alla risoluzione del fenomeno. Pena revoca di incarichi e commissariamenti nel caso di Asp e Comuni, cancellazione dall'albo nel caso di Associazioni regolarmente iscritte, risoluzione del contratto per inadempimento di convenzioni, revoca di autorizzazioni sanitarie/comunali, sequestro amministrativo-penale per ricoveri sanitari e per rifugi (privati).
Presupposto necessario per il buon funzionamento del piano straordinario, l'istituzione di un Organo di Controllo (Task Force) composto sì da eliminare conflitti di interessi, scongiurando più di ogni altra cosa che l'organo controllore fosse lo stesso dell'organo controllato. 
Le suddette linee avrebbero dovuto essere integrate da un allegato apposito circa il randagismo felino (che qui non troverete nello specifico, ma della cui stesura si è già occupata un'Associazione Confederata su espressa delega del Direttivo) e avrebbero costituito un INIZIO, certamente perfettibile e sicuramente suscettibile di modifiche e continue integrazioni una volta partito.
Purtroppo (eccezione fatta per l’istituzione di un codice deontologico delle Associazioni, da noi previsto per dare a queste ultime un ruolo centrale e promuoverne un coinvolgimento attivo ed una produttiva collaborazione con i Comuni, mediante assunzione di precise responsabilità, come si evince dalle stesse linee guida, e non per sostenere, come invece è stato fatto, un vero e proprio depotenziamento e svilimento delle stesse), come sapete ormai tutti, queste linee guida SONO STATE BOICOTTATE per dar spazio ad altre, inconsistenti, nocive e per tanti versi pericolose, con cui la Sicilia ancora una volta ha fatto dei passi indietro.
Nulla cambierà, se non in peggio!
Qui 👇 il link alla nostra lettera al Presidente Musumeci