lunedì 15 settembre 2014

Dissuasori stradali a tutela delle colonie feline.

Buonpomeriggio a tutti!
Io sono Cettina, una signorina salvata tre anni fa da una brutta situazione...abitavo con dei cani e degli uccellini, ero molto malata e deperita, piena di parassiti e decisamente poco socievole. Le Zie Aristogatte mi hanno presa tra le loro braccia e portata al rifugio. Ora sono sanissima, amo le coccole e da allora aspetto la mia nuova famiglia!
Poco fa, navigando, ho letto questo articolo di Franco Vanni, Repubblica.it.
Buona lettura a voi, AristoAmici!


Milano, arrivano i dissuasori stradali salva-gatti nelle vie vicino alle 800 colonie feline

Il progetto è previsto nella bozza del nuovo regolamento di Palazzo Marino per la tutela degli animali. L'assessore Bisconti: "Li installeremo gradualmente". Le tutor indicheranno le aree a rischio.

Sono 800 le colonie feline censite dalla Asl a Milano composte da almeno 18mila gatti liberi, regolarmente accuditi e nutriti da cittadine volontarie. Nel 90 per cento dei casi sono donne a occuparsi dei felini selvatici, spendendo di tasca propria anche più di 100 euro al mese. È a loro che si rivolge la bozza di regolamento per la tutela per gli animali, che al punto 11 prescrive come «in zone attraversate da strade particolarmente a rischio, dove viene segnalato un frequente attraversamento di gatti, devono essere installati sistemi di riduzione della velocità». Saranno le “gattare”, o “tutor di comunità felina” come le definisce il Comune, a dovere aiutare l’amministrazione nell’individuazione delle zone di rischio.

Chiara Bisconti, assessore comunale al Benessere, spiega: «Ogni volta che si dovranno fare lavori stradali, si valuterà la presenza di colonie feline nell’area e nel caso questa sia consistente, si provvederà a installare dossi rallentatori. Così ridurremo i rischi per gli animali e per i conducenti di biciclette e mezzi a motore, che potrebbero essere sorpresi dall’attraversamento di gatti liberi». Giacomo Ferrara, operatore dell’associazione Tutor animali che collabora con il Comune per la sterilizzazione dei gatti selvatici, ha abbozzato una mappa delle zone della città dove il rischio di attraversamento è massimo. Al Corvetto i gatti liberi sono almeno 400, altrettanti ne vivono alla Barona vicino dell’ospedale San Paolo, e pochi meno sono quelli che si sono stabiliti fra via Lorenteggio e via Tolstoj. «Purtroppo lì, negli ultimi mesi, almeno cinque gatti sono stati investiti dalle auto», dice Ferrara, che dal 2011 a oggi ha contribuito a contrassegnare con microchip almeno 3mila felini.

In centro le aree con colonie feline consistenti sono i fossati del Castello Sforzesco, i giardinetti di via Brisa in zona Magenta, le vicinanze dell’ospedale Fatebenefratelli e la sede dei binari della stazione Cadorna. Qui a prendersi cura dei gatti è Fiorenza Zanchin, 48 anni, dipendente delle ferrovie Nord. «Vivo a Buccinasco, ma sfamo i gatti tutti i giorni. Anche in vacanza porto con me alcune scatolette di cibo. In Sicilia ho salvato un gattino che presto verrà a casa con me». La colonia di Cadorna non è del tutto stanziale. Per un periodo, grazie alle cure della custode Cesarina, 25 gatti hanno trovato sostentamento nel giardino della casa di Silvio Berlusconi in via Rovani. Poi, cinque anni fa, Cesarina è mancata e i gatti sono tornati a frequentare i binari.

«Anche da noi ci sono felini che vanno e vengono, pur non abbandonando mai la zona — dice Stefania Tonini, 47 anni, che gestisce una colonia in via Ripamonti e altre due in via Marco d’Agrate — un numero sempre crescente di volontarie, di ogni età, ci aiuta ad accudirli». 
Rosaria Iardino, consigliere comunale del Pd, rilancia l’idea di «premiare con l’Ambrogino d’Oro le gattare milansi, che fanno risparmiare soldi all’amministrazione e dimostrano grande umanità nell’accudire gli animali».

Per aiutare le “tutor di colonia” a sfamare i gatti, il Comune nel 2013 ha speso 25mila euro. Per promuovere la cura dei gatti liberi, Palazzo Marino ha fatto stampare in 1.500 copie un calendario che è stato poi distribuito in scuole comunali, biblioteche, consigli di Zona, e condomini. Infine, anche i gatti liberi accompagnati dalle gattare potranno essere curati nella clinica veterinaria gratuita di 200 metri quadrati che il Comune aprirà in via Senigallia 60.


Fonte: milano.repubblica.it / Franco Vanni


Beh, speriamo che anche i nostri Comuni possano prenderne spunto ;)

Miao,
Cettina.

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